Guida al Bluescreen

Realizzare il set reale per Bluescreen

Realizzare il set reale per Bluescreen

Per realizzare un set adatto alle riprese in bluescreen non occorrono necessariamente costose attrezzature ma si deve prestare attenzione ad alcuni importanti fattori. E’ necessario infatti ottenere il miglior girato possibile perché da esso dipende la buona riuscita di tutto il progetto.


Il set reale, nel quale verranno riprese le sequenze da elaborare, necessita sostanzialmente di un fondale a tinta unica e un luogo sapientemente illuminato.
Per il fondale è possibile utilizzare un telo o una tenda di tessuto resistente, abbastanza pesante e il più opaco possibile; si avrà così modo di trasportarlo facilmente e applicarlo su qualunque parete. Il telo deve poter essere steso in verticale in modo che rimanga teso e senza pieghe.
Per questo è consigliabile incollare al lato superiore ed inferiore due assi di legno, non troppo pesanti, che aiutino la stesura e facciano contemporaneamente da peso. Inoltre sarà più comodo arrotolare il telo per il trasporto. Deve essere sufficientemente lungo, in modo che si possa creare uno strascico di almeno un metro sul terreno, utile per avvolgere completamente un soggetto appoggiato a terra.

Un altro modo per realizzare il set può essere quello di dipingere un’intera parete o alcuni pannelli di legno, soluzioni, a nostro avviso, assai più impegnative e meno trasportabili.

Realizzare il set per il bluescreen

Per quanto riguarda il colore del fondale di norma si usano il blu o il verde puri, tinte adatte alla ripresa di soggetti umani poiché risultano praticamente assenti nella luce e nel colore della pelle; si parla quindi di bluescreen o greenscreen.
Nel caso si utilizzi il verde (molto usato per produzioni cinematografiche) la tecnica prende il nome di greenscreen. La scelta del rosso è possibile, ma consigliabile solo per riprese che non comportano la presenza di attori umani.
Il luogo in cui si intende girare deve essere illuminato in modo che il colore dello sfondo risalti il più possibile rispetto ai soggetti che si muovono dinnanzi ad esso. La cosa migliore sarebbe dedicare alcuni faretti solo al telo ed altri, con intensità diversa, solo agli oggetti in primo piano. Tale procedura è costosa e non sempre possibile.
Un surrogato dello studio, benché comporti alcuni disguidi, può essere la luce diurna che, particolarmente a mezzogiorno di un giorno coperto, consente un’illuminazione uniforme e priva di ombre evidenti. Naturalmente fondale e soggetto verranno illuminati nello stesso modo, e questo comporterà una maggior difficoltà nello scorporare il colore in seguito, ma è un compromesso che si deve accettare. Un cortile o un giardino saranno set adatti.

Ripresa delle sequenza per il greenscreen

Come detto, ottenere riprese corrette significa avere in mano già una grossa percentuale di tutto il progetto di bluescreen. Diamo qualche consiglio da tenere a mente per la realizzazione di riprese ottimizzate.
I soggetti vanno posizionati abbastanza distanti dallo schermo in modo che non vi proiettino ombre; questo permette di non perdere la sensazione di profondità del set virtuale e di far comparire ombre indesiderate. E’ consigliabile eliminare tutti gli oggetti che abbiano tinta simile a quella del fondale. Vestiti, accessori ed elementi scenografici devono contenere quel colore il meno possibile. Tali attenzioni evitano che venga bucato anche il colore degli oggetti, con conseguente sparizione dall'inquadratura.

Si devono realizzare riprese semplici e con soggetti che si muovano il meno possibile; in particolare si evitare movimenti di camera. Per questo è consigliabile stabilire, e girare, più inquadrature fisse della stessa scena (ad esempio piano lungo e primo piano) in modo da dare dinamicità alla sequenza in fase di montaggio. Per ultimo, ma non certo meno importante, utilizzare sempre il treppiede perché ogni minimo movimento di camera espliciterà l’inconsistenza del background, togliendo credibilità alla scena.

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