Il Bluescreen (chiamato anche Chroma Key o Greenscreen) è una tecnica di elaborazione video che permette di definire la trasparenza delle zone di un'immagine video rientranti in una certa gamma di colori. In sostanza, da la possibilità di “bucare” un determinato colore per poterlo sostituire con altri contributi video.
Il processo del bluescreen, molto comune sia in televisione che al cinema e rivalorizzato dall'introduzione dell'editing non lineare, consente la realizzazione di inquadrature altrimenti impossibili.
Si pensi ad esempio a situazioni pericolose, come un uomo appeso ad un cornicione di un grattacielo, o altamente improbabili, come un'astronave che sfreccia tra i grattacieli di una città. Tutto questo ed altro ancora è alla portata di tutti i videomaker grazie ai software di editing sempre più all'avanguardia.
L’uso più classico del bluescreen è quello di riprendere un oggetto o un attore posizionato davanti ad un fondale di colore uniforme (ad esempio il blu nel bluescreen e il verde nel greenscreen) e sostituire, in un secondo tempo, le zone di blu con un altro sfondo, finto o reale che sia. Naturalmente non è tutto così facile; si devono considerare alcuni importanti fattori nella realizzazione sia del set che delle riprese.
Prendiamo due clip, un'immagine di un paesaggio africano ed un video di una ballerina, ripresa opportunamente in bluescreen (figure A1 e A2). Al primo tentativo di fusione otteniamo un risultato alquanto grezzo, ma che rende comunque l'idea (figura B1).
L'alone blu che circonda la danzatrice, è indice di uno dei problemi che si possono riscontrare usando la tecnica del bluescreen. Infatti i pixel più vicini al soggetto in primo piano sfumano dal blu dello sfondo alla tinta del soggetto, rendendosi in questo modo sempre più differenti dal colore da bucare (dettagli figura A2).
Questo effetto si chiama aliasing e sebbene sia spesso considerata una buona cosa (per esempio quando vogliamo ottenere delle ombre), in questo caso ci danneggia.
Solitamente i software sono muniti di vari strumenti per poter fronteggiare questo difetto, i così detti filtri anitaliasing (sfumare i bordi, effetti di trasparenza, ecc...).
Con un pò di pratica il risultato (figura B2 e dettaglio) è facilmente raggiungibile.
Prendiamo ora un soggetto che non possiamo portare in studio, per esempio un animale (ma potrebbe essere un palazzo, un albero, un'automobile). Notiamo subito che il cielo limpido sullo sfondo risulta essere un ottimo ed economico bluescreen. Con un po' di mestiere, soggetti prima impensabili saranno a nostra disposizione.
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