Lo stabilizzatore per videocamera è un dispositivo il cui lavoro, del tutto trasparente all'operatore che filma, incide sensibilmente sul corretto risultato di una ripresa, evitando tremolii e riprese mosse, anche in movimento.
Il nome stesso indica che il suo intervento permette di rendere stabili le inquadrature cercando di eliminare il tipico tremolio che affligge le riprese in situazioni di movimento. Il solo tener salda l'impugnatura dei camcorder (sempre più leggeri e quindi meno stabili) non è sempre semplice operazione, soprattutto quando non siamo dotati di treppiede o di un punto di appoggio.
Inoltre, con l'introduzione dello zoom digitale che permette ingrandimenti eccezionali, la necessità di rendere stabili le riprese ha portato alla dotazione dello stabilizzatore su quasi tutte le videocamere. Lo stabilizzatore d'immagine lavora in "real time" permettendo video più fluidi e meno mossi.
Innanzitutto dobbiamo precisare che esistono due tipi di stabilizzatori: ottico e digitale. Spesso le videocamere sono dotate solo di quello digitale poiché quello ottico risulta meccanicamente ingombrante e costoso (e naturalmente più qualitativo) ed è quindi riservato a modelli di fascia alta.
E' naturale che le correzioni di movimento hanno bisogno di un certo margine di compensazione e quindi, quando lo stabilizzatore videocamera è attivato, le riprese effettivamente visibili sfruttano meno superficie dell'inquadratura, tralasciando una cornice pari al 15% che il software userà per le (eventuali) correzioni
In sostanza si ha un degrado d'immagine provocato dall'interpolazione dei pixel e dalla necessità di compensare questo 15% d'immagine.
Nell'esempio qui sopra, l’immagine originale è ritagliata per ricavare un’area “cuscinetto” con cui correggere le vibrazioni di ripresa. Naturalmente la qualità del risultato è minore poiché il software ingrandisce digitalmente l'inquadratura per renderla affine alle altre.
Lo stabilizzatore non è infallibile ed è possibile che si inganni a seconda del soggetto che si filma. E' comunque un valido aiuto, particolarmente indicato per riprese senza cavalletto.
Lo stabilizzatore ottico è composto da particolari meccanismi applicati alle lenti e all'obbiettivo del camcorder. Quindi l'immagine è corretta prima della ripresa e non sono necessari interventi di tipo digitale che come visto degradano la qualità dell'immagine. In sostanza, particolari sensori si accorgono di movimenti bruschi e correggono meccanicamente la posizione delle lenti per ottenere un effetto uguale e contrario, una sorta di movimento correttivo.
Il vantaggio dello stabilizzatore ottico consiste nel fatto che la qualità delle immagini non subisce alcun degrado poiché il processo coinvolge direttamente il modo in cui la luce incide sul CCD. Come detto è un dispositivo abbastanza costoso e non tutte le videocamere ne sono dotate anche se recentemente sono aumentati i prodotti consumer che lo impiegano.
Per quello che può servire ad un videomaker alle prime armi riteniamo sia sufficiente la versione digitale. Per chi invece desidera cimentarsi in lavori importanti e di una certa qualità, il consiglio è quello di dotarsi si una videocamera con stabilizzatore ottico. Ormai molti modelli, anche consumer di fascia alta, lo prevedono
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