Tecnica per la quale occorre molta pazienza e precisione ma che consente un'intervento molto profondo sulla resa di effetti speciali di grande impatto sui video.
Una delle cose che ha sempre affascinato il videoamatore nell'ambito del montaggio cinematografico, e' la possibilità di "srotolare" la pellicola per poterla utilizzare fotogramma per fotogramma, tagliando, incollando e modificando i singoli riquadri. Bene, anche il montaggio non-lineare ci da la possibilità di realizzare qualcosa di simile, in maniera meno elaborata e molto piu' efficace. Questa tecnica viene chiamata Rotoscoping.
Esempio di rotoscoping
Essenzialmente consiste nel salvare un filmato (o meglio, alcuni secondi di filmato) in un unico file grafico che contiene tutti i fotogrammi in fila, dall'alto verso il basso (vedi figura a lato). In questo modo si ha la possibilita' di operare su un'unica enorme immagine composta da tutti i singoli fotogrammi. Se pensiamo che ogni secondo di filmato e' composto da 25 fotogrammi, e' facile capire che sarebbe proibitivo lavorare su sequenze lunghe; gia' una decina di secondi implicano parecchi Mb di immagine.
Per realizzare questa tecnica (che ormai e' stata superata da pacchetti realizzati ad hoc per il rotoscoping) utilizzeremo Adobe Photoshop che, grazie al formato proprietario Photoshop Filmstrip (estensione FLM), permette di importare sequenze di fotogrammi ed elaborarle singolarmente. Gli utilizzi possono essere tantissimi: si va dalla correzione cromatica al ritocco somatico, dall'eliminazione di rumori e difetti video al bluescreen. Una volta completati i lavori sul file, esso viene salvato dal Photoshop per poi essere importato in Premiere (software della Adobe per il montaggio digitale) e compilato assieme al resto.
Per l'utilizzo del formato Filmstrip, compilato da Adobe Premiere ed importato da Photoshop, occorre (almeno nelle vecchie versioni) fornire al programma di fotoritocco il fitro-plugin presente in Premiere, altrimenti non supportera' tale formato.
Negli ultimi anni il desktop video e' divenuto sempre piu' importante nell'ambito del consumo di massa e questo e' favorito la nascita di software specifici molto potenti ma diretti ad un pubblico consumer.
Video Paint (che fa parte del kit Media Studio Pro di Ulead ma acquistabile anche separatamente) e' uno di questi.
Esso si presenta come un completo strumento di video painting, o piu' esattamente, di rotoscoping. Con VP non e' piu' necessario passare da formato compresso a non-compresso per lavorare fotogramma per fotogramma, ma e' sufficiente caricare un file AVI e vederne lo "srotolamento" automatico. Infatti VP e' un completo programma di fotoritocco, orientato all'elaborazione di fotogrammi; potremmo definire un rotoscoping software il Photoshop per file video. Con VP possiamo utilizzare il comando macro per creare effetti animati (vi ricordate la linea rossa che sulla mappa del mondo segnava le tappe del viaggio di Indiana Jones?), applicare filtri personalizzati o utilizzare uno dei molti filtri ed effetti predefiniti.
Quando si esegue un tratto di pittura, inizialmente viene applicato su uno strato trasparente (layer). Questa e' una caratteristica non distruttiva che consente di pitturare, ritoccare, clonare ed applicare gli effetti al video senza alterare la sorgente originale.
Dalle immagini delle schermate, si puo' notare l'enorme quantita' di strumenti di cui saremo dotati. Pennelli, tools di clonazione, di pittura speciale oltre alle decine di effetti video che sono gia' applicabili o modificabili. Tutto questo gestito attraverso una libreria di produzione (in figura a fianco) che, in perfetto stile Ulead, raccoglie visivamente le funzioni e gli strumenti a cui dovremo accedere durante l'elaborazione.
Le opzioni di rendering e salvataggio finale sono completissime come in un programma di editing non lineare (in effetti sono le stesse di VideoEditor, anch'esso del
kit Media Studio Pro) e il risultato finale e' subito visionabile e rimodificabile all'interno di VP.
Certamente un software come questo acquista maggior valore affiancato dagli altri tools del pacchetto Media Studio, ma anche da solo e' un mezzo potente per raggiungere obbiettivi prima difficili da realizzare.
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