PRINCIPIANTI - Acquisizione digitale
di Staff di ADV | Pagina 2
TRASFERIMENTO/CATTURA CON FIREWIRE
La cosa che interessa maggiormente i principianti che si avvicinano per la prima volta al video editing è certamente la fase di acquisizione che sfrutta la qualità e la tecnologia messa a disposizione delle moderne videocamere.
Ripetiamo la prima cosa da avere ben chiara: il formato DV con cui la videocamera memorizza le vostre riprese, è un formato digitale, nonostante sia registrato con tecniche tradizionali su nastri magnetici. Questo vuol dire che le informazioni salvate sono bit, e come tali sono già per natura riconoscibili dal PC. Per questo si usa dire "formato digitale DV nativo" nel senso che il DV ha un suo formato (e una sua compressione, di qualità circa 5:1) standard già preimpostato all'atto della ripresa.
Detto questo si capisce come non sia più necessaria la fase di conversione analogico/digitale che viene impiegata con i camcorder VHS o Hi8 e di conseguenza non è più necessaria una costosa (e quasi obsoleta) scheda di acquisizione che converta e comprima il flusso video. Sul PC basta una "porta" di ingresso digitale che permetta il passaggio al flusso dati del DV da camcorder a disco fisso. La posrta di cui stiamo parlando è il firewire.
Schema dei diversi collegamenti tra PC, camcorder digitale e camcorder analogico.
In realtà non si tratta di un semplice copia&incolla da nastro a disco. Il flusso DV va comunque interpretato e "inscatolato" nel formato AVI (secondo le specifiche AVI Type I e Type II), compatibile con windows e le librerie video. Comunque sia, la cattura, che può avvenire con un qualsiasi programma che supporti la connessione appena eseguita e il formato DV, è praticamente identica a quella effettuata per via analogica.
Da sottolineare comunque che il tutto avviene con un codec DV software che impegna le risorse del processore centrale. In questo caso un processore veloce è decisamente un grosso aiuto.
Alcune utili osservazioni:
La connessione firewire non è solo un canale che permette il transito di audio e video. In molti casi dà la possibilità di pilotare il camcorder collegato direttamente dal PC, tramite pulsanti virtuali di play, rec, stop, ecc... questo semplifica notevolmente le operazione di ricerca delle sequenze
Sempre grazie a questa connessione, è possibile impostare, precedentemente alla cattura, gli spezzoni da memorizzare, specificando col timecode il fotogramma di inizio e di fine per ogni sequenza. In questo modo, dato lo start, sarà il PC a dare inizio alla ricerca delle sequenze sul nastro del camcorder e a memorizzarle tutte con nomi differenti, senza farci muovere un dito. Questa tecnica si chiama "cattura in batch" e può essere effettuata in background.
Grazie alla connessione firewire è possibile catturare anche in formati diversi dal DV. Non sono pochi i dispositivi di cattura che utilizzano questa connessione per la cattura mpeg2. E' naturale che, in questi casi, il PC debba effettuare un'operazione di ricompressione e conversione del formato DV nativo a mpeg2, magari supportato da un chip dedicato all'interno del dispositivo.
La connessione firewire e la connessione USB, pur essendo della stessa famiglia, sono due cose differenti. Per certi versi sono simili (entrambe di tipo informatico, bidirezionali e compatibili con flussi video/audio) ma quella USB non è performante come la sorella maggiore. Anche se la versione 2.0 di USB è molto veloce, sui camcorder non si utilizza per il trasferimento di video DV ma solo per le istantanee, audio e video memorizzati su memory card, più leggeri e già di tipo informatico. In generale quindi per acquisire DV dovete dotarvi di una scheda firewire. C'è da dire che in commercio cominciano a comparire videocamere che possono trasferire video in formato miniDV anche attraverso la porta USB, eliminando l'esigenza di una porta firewire. Si deve quindi prestare attenzione al modello di videocamera che si intende scegliere. Immaginiamo che in poco tempo tutti i camcorder potranno trasferire video attraverso la porta USB, ma per ora la cosa va verificata.
Si deve annotare anche un altro fatto: tutti i camcorder digitali sono dotati di uscite analogiche tradizionali (video/audio out, S-Video, ecc...) e in alcuni casi anche di entrate analogiche. Questo per mantenere compatibilità con hardware e metodologie passate. Quindi si possono effettuare gli stessi collegamenti di un camcorder analogico e, volendo, persino acquisire in analogico. La qualità del DV, ovviamente, scemerà a seconda della scheda di acquisizione analogica di cui siamo dotati e della sua capacità di conversione/compressione. Ma non si deve sottovalutare questa opportunità per due ragioni:
Le uscite analogiche di un camcorder permettono la visione delle sequenze filmate su televisori e il riversamento di un nastro DV su un VHS e Hi8 semplicemente collegando il vcr alla videocamera.
Le entrate analogiche (se sono previste dal camcorder assieme alla funzionaità DV-IN) non solo permettono il riversamento di vecchi nastri analogici su quelli DV (più duraturi e comodi) ma anche una cattura su PC da sorgenti analogiche, funzionando il camcorder come convertitore analogico/digitale. Da non sottovalutare!