Guida da DVD a XVID CON AUDIO AC3 - Virtualdub e prima passata


Quarta Fase: VirtualDub impostazioni per la prima passata.
Per chi non se ne fosse mai accorto, VirtualDub non è solo un programma per spezzare in due un AVI o multiplexare una o più tracce audio ad un video. Per fare la compressione in Xvid, useremo proprio VirtualDub.

Col Gordian Pack vi dovreste ritrovare con la versione 1.4.10 di VDub, questa versione va benissimo per lo scopo, nel caso voi voleste “giocare” con qualche filtro Avisynth, vi consiglio di lavorare con VirtualdubMod che vi permette di vedere in maniera più comoda tutte le modifiche che farete allo script avs creato con Gordian Knot.

Avviamo VirtualDub:

Dal menu File (1), selezionate Open Video File e selezionate il file .avs creato con Gordian Knot, come al solito spostando il cursore sulla barra di scorrimento (2) potrete visionare le scene del film.

Ora cliccate sul menu Video (3), vi si aprirà questa tendina:

Selezionate Fast Recompress (4), la conversione sarà un pò più veloce poiché il video sarà trattato in modalità YUV.

Cliccate poi su Compression (5) e vi aprirà una nuova finestra:

Andate a cercare Il codec XviD Mpeg-4 (6), in genere è fra quelli in fondo alla lista, poi cliccate su configure (7), si aprirà una delle finestre delle impostazioni del codec XviD.

Questa è la prima finestra di impostazione del codec XviD.

Nel particolare (1) è riportata la modalità di codifica, modificabile premendo sul pulsante evidenziato nel particolare (2)

Nel particolare (3) a seconda della modalità di codifica saranno riportate varie informazioni.

Con il pulsante Advanced Options…(4) si accede ai parametri avanzati del codec: tipo di quantizzazione, precisione dell’algoritmo del controllo movimento, regolazione B-frames, l’algoritmo di compressione della bitrate curve, titoli di coda…

Il pulsante Load Defaults…(5) resetta il codec alle impostazioni predefinite. Queste impostazioni sono state definite dagli sviluppatori del codec e onestamente bisogna dire che usandole cosi come sono si ottengono buoni risultati.

Modalità di codifica:

Ecco spiegate brevemente le varie modalità con le quali si può eseguire la compressione video:

1 Pass – CBR

La compressione viene fatta in una sola passata cercando di rispettare il più possibile il bitrate indicato nella casella Bitrate (da 0 a 10000). Il Termine CBR non è molto corretto, poiché la compressione non viene realmente fatta con bitrate costante.

1 Pass – quality

La compressione viene fatta in una sola passata cercando di rispettate una qualità video costante durante tutto il video a seconda del valore inserito nella casella Quality (da 0 a 100). Gi sviluppatori del codec affermano che questa modalità si basa su algoritmi molto complicati per la stima del movimento al fine di fare la compressione.

1 Pass – quantizers

La compressione viene fatta in una sola passata utilizzando un quantizer (riduttore) costante per tutta la durata del film (da 1 a 31). Il quantizer 1 non comprime i dati: con la compressione MPEG-4 il quantizer più piccolo corrisponde a 2.

Un quantizer costante non significa bitrate costante ma un tasso di compressione costante.

2 Pass – 1st pass

La compressione viene fatta con due passate, questa modalità esegue la prima passata, il film viene codificato con quantizer fisso a 2 senza creare un file video e genera un file di log .STATS che sarà riutilizzato dal codec durante la seconda passata. In questo file .STATS sono riportate le dimensioni di ogni fotogramma compresso, il livello di movimento di ogni frame e la posizione degli I-frames, P-frames e B-frames.

2 Pass – 2nd pass Ext.

La codifica viene fatta in due passate, questa modalità permette di effettuare la seconda passata utilizzando un file .STATS modificato con un programma esterno. Con questa modalità il codec non gestisce autonomamente la compressione, attenzione quindi a cosa fate se modificate il file .STATS.

2 Pass – 2nd pass Int.

La compressione viene fatta in due passate, questa modalità permette di effetture la seconda passata il file .STATS generato dal codec durante la prima passata. La dimensione finale del file video deve essere inserita nella casella Desiderd size in KBytes. Contrariamente alla modalità Ext., questa si basa sulle varie impostazione del codec, quindi attenzione, le impostazioni della cartella Global e Credits devono essere identiche nella prima e seconda passata!

Null – test speed

Non avviene nessuna conversione, ci permette di testare la velocità di codifica con i vari parametri settati.

Fatta questa piccola panoramica, continuiamo:

Per quanto riguarda l’Encoding mode, selezionate 2 Pass – 1st pass. Come potete vedere (6) in questa modalità non si puo’ impostare il bitrate. Cliccando su Advanced options… (7) accediamo alle impostazioni avanzate del codec.


 Questa è la cartella Global,

In questa immagine come in altre che seguiranno appaiono le funzioni delle versioni che ad oggi (primi di gennaio 2003) sono in fase di sviluppo, nelle releases definite stabili, alcune voci potrebbero non esserci.

Global settings (1):

Motion search precision: Determina il livello di precisione del codec quando compara le similitudini fra due frames. I valori validi vanno da 1 a 6, più il valore è basso e più il codec sarà veloce durante la compressione a scapito della qualità a valori uguali si bitrate. I metodi da 1 a 3 usano quasi gli stessi parametri per stimare il movimento. A partire dal modo 4, il codec usa un metodo di interpolazione su mezzo pixel per ottenere risultati più precisi, in modalità 4 ogni macroblocco possiede un vettore di movimento univoco che descrive il movimento fra due frames. Col metodo 5, XviD usa “inter4v motion vectors”, significa che i 4 segmenti 8x8 di un macroblocco 16x16 possiedono i propri vettori di movimento. Col metodo 6 l’analisi è più frequente e rallenta di un 10% la codifica, aumentando leggermente il livello di compressione.

Quantization type: varie opzioni

H263: questo tipo produce leggero effetto smooth dell’immagine eliminando quasi completamente la granulosità. E’ indicato per bitrates non troppo elevati tipici dei films fatti su un solo CD, ma da buoni risultati anche nelle altre situazioni.

MPEG: questo tipo produce un’immagine più nitida del precedente, si nota però la granulosità tipica della compressione mpeg, specie con bassi valori di bitrate, se si fanno conversioni su 2 CD in questo modo si ottiene un leggero miglioramento visuale con una lievissima diminuzione della velocità di conversione.

MPEG Custom: Questa modalità permette di selezionare la matrice di quantizzazione da utilizzare.

Modulated: da usare solo nella seconda passata, questo tipo di quantizzazione userà il modo MPEG per i frames compressi con quantizer 2 e 3 e il tipo H263 per i frames compressi con quantizer superiori al 3. Permette di ottenere immagini ben dettagliate con bassi valori di quantizer evitando una granulosità troppo visibile.

New Modulated HQ: funziona al contrario del precedente; usa H263 per frames compressi con quantizer 2 e 3, e il tipo MPEG per i frames compressi con quantizer superiori a 3. Permette di ottenere un buon livello di dettaglio limitando molto lo smoothing dell’ immagine.

Riassumendo, ecco le combinazioni di Quantization type che vi consiglio per la prima e seconda passata:

Film su 1 CD

 

Film su 2 CD

 

1st pass

2nd pass

1st pass

2nd pass

H263

H263

H263

H263

H263

Modulated

H263

Modulated

MPEG

New Modulated HQ

MPEG

New Modulated HQ

   

MPEG

MPEG

FourCC used: In questa casella è possibile scegliere il FourCC del file video, cioè in che modo viene identificato e decodificato. Un FourCC XviD farà in modo che il video venga letto dal decoder XviD, un FourCC Divx o DX50 comporterà invece una lettura col decoder DivX. E’ preferibile lasciarlo settato come XviD.

Maximum I-frame interval: Qui si regola l’intervallo massimo in frames di 2 I-frames (= K frames). Questo parametro obbliga il codec a inserire un I-frame dopo l’intervallo indicato. Lo scopo è quello di evitare il progressivo degradarsi della qualità video dovuta alla carenza di I-frames. Valori consigliati: un multiplo del frame-rate del video originale, da 100 a 250 a seconda che si faccia rispettivamente un film su 2 o 1 CD. (nel caso il frame-rate sia di 25 fps)

Minimum I-frame interval: In questo caso si regola l’intervallo minimo consentito fra due I-frames. Con un valore pari a 1 il codec è libero di piazzare una serie di I-frames consecutivi. Durante la riproduzione se il decoder si ritrova a dover leggere una lunga serie di I-frames consecutivi il video sarà visualizzato con una pessima qualità, generalmente però il numero di I-frames consecutivi non è mai molto grande, puo’ succedere che ne piazzi 4 o 5, e 4 o 5 frames corrispondono a circa 1/5 di secondo, quindi è una cosa abbastanza difficile da notare. Valore consigliati 1. Per altri valori potete fare delle prove, però attenzione c’è il rischio che il codec non metta un I-frame dove serve.

Enable Lumimasking: Il principio più o meno è quello dello Psychovisual Enhancements del Divx 5. Praticamente le zone molto scure o molto chiare (situazioni in cui l’occhio umano è meno sensibile) di un frame vengono compresse maggiormente.Il rilevamento di queste zone viene fatto solo a partire dalla luminanza. Attenzione: questo parametro permette di aumentare la compressibilità col rischio però di artefatti abbastanza visibili quando il bitrate è elevato. Nel caso di una codifica in due passate, usatelo solo nella seconda.  

Enable interlacing: Permette la gestione da parte del codec di sorgenti interlacciate.

Quarterpel: Attiva la modalità Quarter Pixel (Qpel), ogni macroblocco viene diviso in 4 col fine di ottenere una stima del movimento più precisa poiché lo spostamento minimo di un blocco fra 2 frames consecutividi è diviso per 4. Se questa funzione non è attivata, il codec utilizza il metodo Half Pixel (HPel) che corrisponde ad una divisione per 2 virtuale di ogni blocco. Attivare questa opzione rallenta sensibilmente la codifica. In alcune  versioni in sviluppo del codec il qpel produce artefatti e fastidiose variazioni cromatiche, quindi attenzione, fate alcune prove!

Dynamic hpel/qpel decision (qpel must be enabled): Se l’opzione Qpel è attivata, il codec sarà libero di abilitare o meno l’uso di qpel o hpel, passando dinamicamente da una modalità all’altra.

Enable greyscale: Permette di comprimere il film in Bianco  e Nero: il codec non considera la crominanza ed eseguirà la compressione basandosi solo sulla luminanza, il guadagno di spazio a parità di risoluzione e quantizer è consistente. Attenzione, le in formazioni riguardanti i colori saranno perse, di conseguenza non sarà possibile vedere le immagini a colori in nessun modo.

Use chroma motion: La ricerca del movimento si baserà anche sulla crominanza oltre che sulla sola luminanza, la stima del movimento sarà più accurata poiché il codec si basa su 2 matrici di dati. Questa opzione rallenta molto la codifica.

Global Motion Compensation: o GMC, migliora la gestione delle scene che contengono zoom o grandi zone in movimento basandosi su due frames consecutivi.

B-frame control (2):

Maximum B-frames: Qui si imposta il massimo numero di B-frames consecutive. Il valore -1 disattiva la compressione con B-frames, 0 (zero) ne attiva la gestione durante la compressione senza però inserirne. Se vorrete usare i B-frames, vi consiglio di impostare questo valore a 1 o 2, valori più alti tendono a rendere la dimensione finale del file imprevedibile e a diminuire la qualità video.

B-frame quantizer ratio (%): Qui si imposta il ratio applicato al quantizer di un B-frame in rapporto al quantizer del frame precedente e successivo. Il quantizer di un B-frame è legato ai quantizer del frame precedente e successivo da questa relazione: Quant[B-frame] = ((Ratio*(Quant[frame precedente]+Quant[frame successivo])/2) + Offset)/100.

Valori consigliati quelli di default, tenete conto per DivX 5 questo valore è sempre pari a 200.

B-frame quantizer offset: Questa casella permette di regolare l’offset ai quantizer di tutti i B-frames, è un valore costante che si aggiunge al prodotto del ratio (visto sopra). Ad esempio, un valore 200 aggiunge un +2 al quantizer del B-frame.

Un valore pari a 0 (zero)  disabilita la funzione.

Packed bitstream: Attiva la funzione packed bitstream,cioè: i B-frames e i P-frames precedente e successivo sono codificati assieme in un solo bitstream, con lo scopo di evitare uno sfasamento temporale in fase di decodifica.

Nelle versioni in fase di sviluppo non ha mai apportato variazioni visibili, oppure introduceva scattosità. Anche questa opzione dovrà essere utilizzata con cautela.

DX50 B-VOP compatibility: Opzione che farà generare al codec B-frames compatibili con i B-frames di DivX 5.

Praticamente vengono introdotte delle restrizioni alle norme Mpeg-4 ISO, imponendo che un B-frame non possa essere piazzato subito prima ad un K-frame. Se intendete usare un FourCC DIVX o DX50, questa opzione è indispensabile.
Ne consiglio comunque l’utilizzo in ogni caso.

Print debug info on each frame: probabilmente questa opzione non sarà più disponibile nella versione finale, praticamente, con questa opzione permette di visualizzare informazioni di debug ogni volta che un B-frame viene inserito nel video.

 

Questa  invece è la cartella Quatization. Durante la prima passata poiché il codec analizza il video con quantizer costanti pari a 2,  le opzioni sono bloccate. (A) 
Le restrizioni dei quantizer dei B-frames non sono ancora gestibili. (B)

 

Il passo successivo è quello di occuparsi della cartella Two Pass, anche in questo caso,  nella prima passata gran parte delle opzioni sono bloccate.

Nella sezione Two-pass tuning, l’unica cosa che è possibile modificare è Discard first pass (1), e, a meno che non vogliate un file video enorme alla fine della prima passata, lasciatela attivata.

Hinted ME: (2) se l’opzione è attivata, durante la prima passata verrà creato un file .MHW contenente informazioni sui vettori di movimento calcolati al fine di essere utilizzati direttamente nella seconda passata. Questo dovrebbe permettere un aumento della velocità nella seconda passata a scapito però di una piccola perdita di qualità del video. L’aumento di velocità che ho riscontrato durante i test che ho fatto non è stata evidente, probabilmente l’opzione non è ancora a punto. Vi consiglio di usarla solo se fate un film su 2 o più CD.

1st pass stats: (3) qui dovete specificare il percorso dove verrà salvato il file con le statistiche della prima passata. Se lo lasciate così com’è’ verrà creato in C:\.

Questo file .stats è l’equivalente del file del .log DivX.

 

Anche nella cartella Alt. Curve durante la prima passata quasi tutte le opzioni sono bloccate.Gli unici valori che si possono modificare sono quelli evidenziati nel riquadro.

Max bitrate (Kilobits/s): Permette di limitare il bitrate istantaneo in kbps richiesto per un frame, i bits che non verranno utilizzati a causa di questa limitazione saranno messi in riserva e utilizzati nelle sequenze con basso bitrate.

Max overflow improvement %: permette di regolare la distribuzione della riserva di bits nelle sequenze che hanno un bitrate inferiore a quello stimato a priori dal codec. Più il valore è elevato e più la riserva di bits sarà estinta rapidamente.

Max overflow degradation %: permette di regolare la percentuale di bits presi nei periodi che hanno un bitrate più elevato di quello stimato a priori dal codec.

Generalmente questi valori li lascio per default, sappiate comunque che limitare il bitrate in Max Bitrate puo’ compromettere la qualita’ delle scene che richiedono alti valori di bitrate, specie in film con moltissima azione, esplosioni colossali, lunghe scene molto rapide….

 

Nella cartella Credits si andranno a regolare alcune impostazioni che riguarderanno solo i titoli di inizio o di coda del film.

Nel riquadro Credits at start of movie: (1) se attivata dovrete specificare in  Credits start at frame no. il frame iniziale dei titoli di testa e in Credits end at frame no. il frame in cui finiscono i titoli di testa.

Nel riquadro at end of movie: (2) come nel caso precedente dovrete specificare a che frame iniziano e a che frame finiscono i titoli di coda. I due valori ve li dovreste essere segnati in una delle fasi finali di Gknot.

Encode credits in greyscale, (3) questa opzione non ha bisogno di commenti, i titoli di coda verranno compressi in bianco e nero.

Credits rate reduction (4) con questi parametri si imposta quanto la compressione dei titoli di coda, ci sono due modi per farlo:

1. Desired % rate: si indica quale percentuale di bitrate sarà usata per la compressione, ad esempio se il bitrate medio del film è 1000, per il titoli di coda impostare questa voce a 20% significa che che i titoli saranno compressi a 200.

2. I-frame e Pframe quantizer: in questo caso si indica al codec di comprimere i t.d.c. con quantizer costanti, piu’ questi valori sono elevati più i titoli saranno compressi.

Che senso ha comprimere i titoli in modo diverso da tutto il resto del film? Semplice, tutti i bits risparmiati saranno utilizzati durante il film col fine di migliorare la qualità dell’immagine. 
La cartella debug potete lasciarla stare, informazioni sui parametri in essa contenuta le trovate nella recensione di XviD fatta da –CereS – nella sezione articoli di www.Divxmania.it.

Cliccate per tre volte sul tasto OK per tornare a VirtualDub:

Dal menù File selezionate Save as AVI,

e date un nome (1) al file avi fittizio che verrà creato durante la prima passata, cliccate su Salva (2)
Ora non dovrete fare altro che aspettare che la prima passata sia compiuta, il tempo necessario dipenderà dalla potenza del vostro PC, dalla durata del film, dalla risoluzione e dalle opzioni di compressione attivate (B-frames, Q-Pel ecc….).
Alla fine, otterrete un file .avi inutilizzabile e un file di statistiche .stats.

 

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