GUIDA A PREMIERE PRO - Fare editing 3


LA TIMELINE



Figura 016 - Il pannello Timeline

La figura 016 raffigura la Timeline, il pannello su cui vengono montati tutte le clip e su cui quindi prenderà vita il nostro filmato finale. E' molto cambiato il suo aspetto delle precedenti versioni del Premiere. Non solo è stata introdotta una la grafica stile XP, ma anche nuove funzionalità e una notevole versatilità.
La timeline, per chi è a digiuno di editing, contiene una sorta di "linea del tempo" (timeline significa appunto questo), scandita orizzontalmente da un codice temporale chiamato timecode. Esso permette di definire una successione cronologica dei filmati, a seconda della posizione che gli stessi occupano. Sulla timeline, infatti, possiamo inserire una clip uno dopo l'altra, semplicemente trascinando le loro icone dalla finestra Project, e rilasciandole sulle tracce desiderate. Nella figura, ad esempio, è stato inserito il clip contrassegnato dalla lettera S. All'esportazione, il software creerà un filmato formato dal la successione delle clip contenute sulle tracce video, una dopo l'altra, da sinistra verso destra. Infatti si può notare che in testa al pannello, sopra all'indicatore di riproduzione (F), siano segnati i timecode per ogni fotogramma, come si trattasse di un righello, ogni "millimetro" corrisponde alla posizione, e relativa visualizzazione, di un fotogramma.
Ogni traccia video e audio ha un suo nome (Video 1 e Audio 1, Video 2 e Audio 2, Video 3 e Audio 3, ecc. con la possibilità di cambiare il nome) e si mettono in pila, una dopo l'altra. In Premiere 6.5 esisteva un limite di 99 tracce mentre con questa versione è possibile inserirne un numero illimitato, fino a 100 alla volta. Teoricamente si può operare su più di 1000 tracce video nella stessa timeline, anche se è difficile si arrivi a un editing così complesso.
Bisogna sapere anche che la traccia video che si trova in cima alle altre, ha precedenza nella visualizzazione, e quindi copre le eventuali contemporanee sottostanti. Se infatti ad una traccia video non abbiamo applicato trasparenze e/o opacità, tutto ciò che sta sotto di essa non verrà visto.
Ogni traccia video può essere organizzata, in fase di editing, a piacimento. Possiamo, ad esempio, di una traccia video nascondere le clip presenti al suo interno, e vedere solo le altre tracce. Per farlo basta selezionare il pulsante G della traccia video che desideriamo nascondere, e fare Play sul pannello Monitor. La stessa cosa vale per le tracce audio, tramite il pulsante N.
Analogamente possiamo bloccare una traccia, per evitare che al suo interno si possa fare, involontariamente, qualche modifica. Per far ciò basta un semplice clic accanto all'occhio, precisamente al pulsante H. Così siamo sicuri che la nostra traccia è "protetta", almeno finché non deselezioniamo il lucchetto appena comparso. Da notare nella figura 016 la traccia audio numero 3: risulta bloccata. Si possono notare delle linee oblique che fanno intuire subito che la traccia non è accessibile.

Sotto agli ultimi pulsanti appena scoperti, ce ne sono altri due, in figura contrassegnate dalla lettera L ed M. Con il pulsante L si può impostare la modalità di visualizzazione delle clip presenti nella Timeline (tramite ad esempio miniature). Per poter vedere i frame basta solo aprire tutta la traccia video, tramite un clic sul piccolo triangolino presente sulla sinistra del nome di ogni traccia video. Di solito, all'avvio di Premiere, la traccia Video 1 è sempre aperta, le altre chiuse.
Tornando al pulsante L, cliccando su di esso si apre un menu a tendina con varie voci: Show Head and Tail, Show Head Only, Show Frames e infine Show Name Only. Cliccando su ognuno di essi il pulsante cambia aspetto per descrivere simbolicamente l'opzione scelta. Con la voce Show Head Only, dei clip presenti in quella traccia video si vedrà solo il primo frame (Come il clip "Giulio.avi" della figura 016). Con la voce Show Head and Tail, dei clip presenti in quella traccia video si vedranno il primo e l'ultimo frame (la testa e la coda, traducendo dall'inglese). Con la voce Show Frames si vedranno tutti i frames, uno dopo l'altro. Infine, con la voce Show Name Only verrà visualizzato solo il nome della clip, opzione utile per alleggerire il lavoro di visualizzazione.
Anche il pulsante M se cliccato apre un menu a tendina, con tre voci: Show Keyframes, Show Opacity Handles ed Hide Keyframes. La voce Show Keyframes e la Show Opacity Handles sono opposte tra loro, ossia si può decidere di visualizzare i keyframes (la prima opzione) o le maniglie dell'opacità (seconda opzione). Con la voce Hide Keyframes si possono nascondere i keyframes. Ma cosa sono i esattamente?
Tradotti letteralmente sono dei fotogrammi chiave. Servono in sostanza a marcare un fotogramma preciso di un clip per definirne determinati valori. Spesso si usano per rendere dinamici alcun aspetti quali posizione, trasparenza, movimento, rotazione, ecc...ma si possono trovare anche come riferimenti ad animazioni o effetti. Un keyframe è una caratteristica intrinseca della clip: spostandola all'interno della timeline, essa manterrà le posizioni dei keyframe precedentemente impostati.
Crearli o cancellarli non è affatto difficile. A destra del pulsante M sono presenti altri tre ulteriori pulsanti, due frecce che ci permettono di spostarci al precedente o al successivo keyframe, e un tasto centrale che, se cliccato, crea un keyframe nel punto del clip selezionato dall'indicatore di riproduzione (F).
 

Abbiamo parlato poc'anzi della scala della Timeline: essa non è altro che la modalità di visualizzazione della linea del tempo. Possiamo ad esempio vedere nella timeline, senza usare la barra di scorrimento, una porzione di filmato pari a pochi secondi di video, o addirittura più di 30 minuti interi. Come si vede dalla figura 016, in alto delle corsie delle tracce video ci sono tanti timecode, raggruppati in multipli di 5, e da lì è possibile intuire in quale minuto del filmato ci troviamo. Se desideriamo fare dei tagli precisi e/o lavorare con clip di modesta durata, ci conviene usare la scala minima, in modo da poter vedere tutti i singoli frame e "tagliare" con precisione nel punto desiderato. Impostare la scala non è affatto difficile: occorre solo trascinare l'indicatore O nella posizione desiderata e vedremo cambiata la scala in tempo reale nella nostra timeline. Cosa analoga si può fare tramite la striscia A che, trascinata dai bordi cambia la scala, e trascinata dal centro ci permette di spostarci all'interno della timeline e vedere la disposizione di tutti i clip, senza selezionarli o vederli nel pannello Monitor. Personalmente preferisco quest'ultima opzione.
La lettera B mette in evidenza la scritta Sequence 01. Si possono infatti creare una o più "sequenze", una sorta di capitoli o scene sempre utilizzabili. Ci saranno di grande aiuto per quando dovremo creare i DVD, che tratteremo più avanti..
Il timecode C non è altro che la posizione in cui si trova l'indicatore di riproduzione (F). Volendo, potremo cambiare lo zero di questo timecode: basta cliccare sul pulsante P, scegliere la voce Sequence Zero Point e impostarla a proprio piacimento. Se, ad esempio, impostiamo lo zero del timecode a 00:00:00:55, quando l'indicatore di riproduzione si troverà all'inizio della Timeline segnerà come timecode proprio il valore 00:00:00:55. Semplice, vero? Oltre allo zero della timecode, tramite il pulsante P si può cambiare pure la modalità di visualizzazione del timecode: la voce Audio Units imposta il timecode secondo l'unità audio.

Il pulsante Snap (lettera D) attiva l'opzione calamita, ossia i clip che si agganciano tra loro. Quando vorremmo unire un clip ad un altro, se è attiva questa opzione allora i clip si agganciano quando sono vicini, agevolando il lavoro di editing. A fianco troviamo il pulsante Set Unumbereb Marker (E), che praticamente ha lo stesso funzionamento del pulsante omonimo presente nel pannello Monitor. Ricordiamo che questo pulsante imposta un punto preciso del filmato che stiamo elaborando, come una sorta di segnalibro.
La lettera I indica il nome della traccia video. Può essere cambiato a nostro piacimento, cliccandoci sopra con il tasto destro e scegliendo la voce Rename.
Ma non tutto ciò che costruiamo nella timeline dovrà necessariamente essere esportato. Se vogliamo esportare solo una parte del video, magari per una piccola prova o anteprima entra in gioco la Time Ruler, indicata nella figura con la lettera Q. Sulla timeline si allunga automaticamente dopo l'inserimento dei clip, e ricopre tutto il video. Se abbiamo bisogno di esportare solo una parte del video che stiamo elaborando, allora bisognerà trascinare i bordi della Time Ruler sino a ricoprire ciò che vogliamo esportare.
restano da chiarire altre due piccole cose: cosa indica la linea rossa presente sotto la Time Ruler (R) e come intuire velocemente se ad un clip è stato applicato un qualsiasi effetto. La linea rossa, non sempre presente, indica la necessità di renderizzare le clip sottostanti. Dopo averlo fatto, infatti, la linea da rossa diventa verde, segno che il rendering, a meno di successive modifiche, in quel punto non sarà più necessario. Inoltre, se applichiamo un filtro (effetto) video o audio ad un clip, vedremo subito che la base del rettangolo che lo simboleggia è più spesso e di colore diverso dal resto. Le transizioni sono facilmente riconoscibili: nella figura è stata contrassegnata dalla lettera T.

Spaventati da tutta questa teoria? Non preoccupatevi, questo è il pannello più complesso e lungo da spiegare dell'intero software. Nelle prossime pagine non vi verrà sicuramente il mal di testa!

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A cura di Damy Z

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