Xvid al pari di DivX, è un codec video MPEG4. È
sviluppato su un modello “Open Source”, un po’ come il codec audio
MP3 Lame. Si basa sul progetto OpenDivX iniziato e poi “abbandonato”
da DivX Networks.
Da quel
momento, DivX Networks ha intrapreso una strada un po’ più
commerciale presentando la versione 5 del codec DivX.
Alcuni
sviluppatori hanno deciso però di proseguire il progetto, ed è nato
così XviD.
Lo sviluppo
di questo codec è stato velocissimo, diventando un codec che permette
di ottenere video compressi di altissima qualità e a detta di molti,
migliori perfino di quelli ottenibili impiegando DivX 5.
Contrariamente
al DivX, questo codec è in continuo aggiornamento e, a volte con
cadenza quasi settimanale (ma a volte anche meno!) viene presentata una
nuova versione (o meglio modificata).
Questa è
una di quelle cose che possono essere considerate come punto di sfavore
per questo codec, poiché a prima vista potrebbe sembrare di aver sempre
a che fare con una versione beta, e si pensa:
“Magari
domani esce una nuova versione che lavora meglio…” …
Versioni di
Xvid ce ne sono parecchie, poiché come per tutti i progetti “Open
Source” non c’è una SW House che li produce ma persone che
sviluppano più o meno indipendentemente per poi condividere i risultati
dei propri sforzi. Non si può dire che una sia migliore dell’altra
poiché alla base le sorgenti sono sempre quelle. I due coder più
famosi sono Koepi
e Nic, poi c’è un gruppo che
prende il nome di uManiac’s.
Come sono
distinte le versioni di XviD?
Generalmente
le versioni vengono individuate da una serie di numeri che indicano la
data di rilascio, ad esempio:
XviD-04102002
è una versione di rilasciata il 4 ottobre 2002
XviD-04112002
“ “
“
“ 4
novembre 2002
XviD-09112002
“ “
“
“ 9
novembre 2002 e cosi via…
Le varie
releases (chiamate binaries) sono classificate in “Stables binaries”
e “Development binaries”.
La cosa che
le differenzia è il numero di funzionalità impostabili, nelle “Dev.
bineries”, è possibile impostare anche tutte quelle funzioni che sono
ancora in fase di sviluppo che, come si può immaginare, in molti casi
il loro utilizzo fa più male che bene.
In
definitiva, è meglio XviD o DivX? Dipende, se si fa un lavoro ben
fatto, è molto ma molto difficile notare grandi differenze fra uno e
l’altro, come spesso dico, sono solo sfumature, piccoli dettagli che
si possono notare solo se si sa cosa andare a cercare. Il codec DivX è
indubbiamente più veloce durante la codifica, specie nella seconda
passata, è molto più facile da configurare, e generalmente è più
facile ottenere buoni risultati. Il codec XviD (come vedremo) permette
di giocare con un sacco di parametri, alcune delle impostazioni di XviD
ricordano molto quelle possibili col metodo Nandub SBC, sono tutte
impostazioni che oltre a poter mettere in crisi anche utenti esperti,
possono dare risultati deludenti. Gli sviluppatori stessi invitano a non
stravolgere le impostazioni di default del codec e, se lo scopo è
quello di fare il backup di un proprio DVD o di un qualsiasi altro
supporto video personale, di non utilizzare alcune funzioni e, di usare
una versione detta “Stable”.
Nella
presente guida, cercherò di spiegarvi come ottenere buoni risultati e
nel limite del possibile di spiegare a cosa servono anche quelle
funzioni che consiglierò di lasciar stare.
Come vi ho
detto XviD è in continuo sviluppo, quindi un’opzione che oggi non
funziona o fa solo disastri, può essere che domani con una nuova
release funzioni e faccia cose miracolose, può essere vero anche il
contrario, quindi attenzione ad usare le versioni ancora in fase
di sviluppo, un film codificato con tali versioni potrebbe in seguito
aver problemi ad essere riprodotto con una versione finale.
Il mio
consiglio è quello di provare, provare, provare e provare!
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